EKI NIGHT.

EKI NIGHT – 30 GIUGNO – ORTO BOTANICO DI ROMA 

Il primo evento di EKI MAGAZINE dedicato alla luce

Giovedì 30 giugno 2022, dalle ore 19.00 alle ore 00.00  presso l’Orto Botanico di Roma* in occasione dell’uscita di EKI MAGAZINE – issue 02, dedicato alla luce solare, l’associazione culturale EKI in collaborazione con l’associazione culturale KOKÈ ha organizzato l’ evento EKI NIGHT.

PROGRAMMA 

19.00 ingresso

19.30 – 20.15 intro by eki team – talk w/ Paolo Carnera 

21.00 – 22.00 Sinnerman live show

22.15 – 22.30 Habitus, performance w/ Gaia Altucci e Fiamma Rigoni, musiche di Niccolò Vannucchi

22.00 – 00.00 Dj Ariannna 

Light painting, performance w/ Hopeless studio e Softcore

Lightscapes di Federico Luciano 

Sponsor Co im ap srl, cinefilos.it 

Partner Orto Botanico,  hinkypunk studio, Nastro Azzurro Peroni

Food e Drink Welcome to Yam

“Cos’è vincere se non nelle tenebre tirare un filo di luce dal cielo?”

Abbiamo sete di luce. Soprattutto quando per troppo tempo è buio.

Decido di prendere il treno, vado in albergo, mi lavo e indosso il mio vestito celeste cielo di paillettes scintillanti. Un filo di matita e un velo di rossetto.

Amo i rituali e sento il bisogno di prepararmi come si deve per incontrare una divinità.

“Buonasera, tornerò intorno alla mezzanotte”

“Dove va di bello?”

“A incontrare una divinità” rispondo sorridendo.

“Ne è passato di tempo in cui a Roma si incontrano le divinità”

“Eppure può ancora succedere”

“Ah sì?”

“Certo”

“E come se chiama sta’divinità?” mi chiede il receptionist con un po’ di ironia

“Eki”

“E chi?”

“E-K-I”

“Vabbe’… Si diverta”

“Grazie, a più tardi”

Le immagini della città eterna scorrono innanzi ai miei occhi dal finestrino del taxi.

La forza della storia vince ancora, nonostante tutto. 

“Sei sempre bella”.

Varco la soglia di quella che sarà la sede dell’incontro atteso. È un grande giardino, come nelle migliori tradizioni.

Alzo lo sguardo e mi accolgono le più svariate forme di foglie, piante, fiori, profumi. “Sarò nell’Eden?”.

Il mio respiro si dilata e i miei occhi cercano di registrare i colori di un tramonto che tinge tutto di rosa.

Sono andata da sola all’appuntamento. Io e le mie paillettes. 

Mi volto, mi sfiora una presenza – “Wow anche le Vestali”, penso tra me e me.

“Siamo in quattro, custodiamo il fuoco sacro” mi dice una fanciulla vestita di bianco con i capelli lunghi sciolti sulla schiena – mi ha letto nel pensiero.

“Hai anche tu un abito di paillettes” le dico.

“Benvenuta, io sono Arianna, dal greco Ariadne, pura, sacra”.

“Le altre vestali come si chiamano?”

“Camilla, da Camillus, per i romani fanciulla di condizione libera che assisteva il sacerdote durante i riti sacri. 

Claudia, da clausus, inviolabile, inaccessibile.

Eleonora, in ebraico El significa “Dio”,  nur  “luce”. Dio è la mia luce”.

Inizio a sentirmi a mio agio.

“E loro chi sono?” – la mia attenzione viene catturata da eteree figure danzanti avvolte in veli iridescenti, capaci di disegnare con il corpo movimenti archetipici in sintonia con il ritmo della musica. Un po’ mi ipnotizzano.

“Le danzatrici celesti”. 

Il giardino lentamente si riempie di persone. 

“Cercano tutti la Luce” dice Arianna.

“E quanti sono?”

“A fine serata saremo in molti. Trecento”

“Tutti qui per Eki?”

“Sì. Eki si manifesta ogni sei mesi, nei giorni del solstizio d’inverno e d’estate. Scandisce lo scorrere del tempo. Abbiamo bisogno di rituali.

“E come si manifesta?”

“Si fa vedere, si fa toccare. Gli esseri umani vogliono esperire con i sensi ciò che è divino”

“Sono emozionata. Ho bisogno di rinascere”

“Siamo nel posto giusto “.

Eki è luce scritta, disegnata (photos-graphia), fermata nel tempo, che può essere letta, sfogliata, assimilata. 

Forse, per incontrare la divinità, bisogna diventare come le meravigliose piante che ho conosciuto e abbracciato nell’Orto Botanico di Roma. 

Se siamo ciò che mangiamo, per diventare Luce, bisogna nutrirsi di Luce.

Ringrazio le fondatrici di Eki Camilla Cattabriga, Claudia Sicuranza, Eleonora Contessa; Arianna Pera, motore di questo progetto.

Del resto LA Luce è donna.

Scritto da Ilaria Maria d’Urbano

Foto evento: